La mimetica in città: Operazione Strade Sicure

“Strade Sicure” è oggi una delle principali attività svolte sul territorio nazionale dalle Forze Armate, per la cui corretta realizzazione esse mettono in atto un'azione di tutela della sicurezza pubblica e di controllo su tutto il suolo italiano. Ai nostri militari è richiesto di coordinare un atteggiamento temperato con la capacità di azione dinamica nel caso di minacce, e per farlo è importante che siano equipaggiati anche con le giuste vestizioni.

Istituita con la legge 125 del Luglio 2008, l'Operazione “Strade Sicure” è partita con un organico base di 3000 militari ed è arrivata talvolta a picchi di quasi 8000, in base alle esigenze del Paese; il personale impiegato appartiene in gran parte all'Esercito, ma sono presenti anche membri della Marina, dell'Aeronautica e dei Carabinieri. I risultati in questi anni sono stati concreti, con migliaia di soggetti posti in stato di fermo, arrestati o denunciati e ρiυ' di 1000 armi e 14000 veicoli sequestrati.

Come funziona

“Strade Sicure” prevede la messa a disposizione del personale delle Forze Armate ai prefetti di alcune province (per un totale di 38 città), con lo scopo di tutelare l'ordine pubblico attraverso la vigilanza di siti e punti nevralgici soprattutto dei centri urbani, in modo da contrastare la microcriminalità e vigilare su zone sensibili e densamente popolate.
Per farlo, ai militari viene attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza in modo da poter effettuare azioni di perlustrazione e di pattuglia congiuntamente con le forze di polizia. Durante il servizio gli operatori, trovandosi spesso in contesti urbani a contatto con la cittadinanza, devono essere capaci di mantenere una presenza misurata ma comunque coerente con i compiti da svolgere, cercando quindi di trasmettere sicurezza alla popolazione ma rimanendo all'erta e pronti per eventuali interventi tempestivi.

Vestizioni ed equipaggiamenti

L'abbigliamento di ordinanza dei militari impiegati nel controllo urbano comprende prima di tutto la Mimetica, la quale deve rispondere alle caratteristiche stabilite dal progetto "Soldato Futuro". Combat Shirt Defcon5 in LycraCombat Shirt Defcon5 in LycraTale progetto, di cui abbiamo già parlato nell'articolo del Blog sull'Evoluzione della mimetica italiana, è stato avviato all'inizio degli anni 2000 con lo scopo di migliorare la sicurezza e l'operatività del singolo combattente, soprattutto se appiedato, ma anche l'efficacia e l'organizzazione del comando e delle operazioni messe in atto, il tutto attingendo quanto ρiυ' possibile dal progresso tecnologico. L'uniforme da combattimento che risponde a queste necessità è realizzata in tessuto RipStop antistrappo, con rinforzi sulle zone sottoposte a maggiore usura e tasche disposte in posizione strategica sia sulla giacca sia sul pantalone. 
Quando la giacca della mimetica diventa troppo pesante però, magari a causa del clima caldo, sotto il gilet tattico viene indossata la Combat Shirt. È un capo particolare costruito spesso con due tessuti differenti: le maniche e la zona delle spalle sono in RipStop, il corpo può variare nel materiale (cotone, pile, lycra, ecc). La Combat quindi è il capo che ρiυ' si adatta al variare della stagione o delle necessità, senza trascurare l'aspetto d'insieme del militare che continua ad essere coerente con l'uniforme.
Patch militare neutraPatch militare neutraNon dimentichiamo però, che una parte importante della mimetica, in particolare della giacca, sono le patch. Generalmente sulle braccia vengono apposti lo scudetto Italia e la patch con il corpo di appartenenza dell'operatore, mentre sul petto si trovano la tipologia della Forza Armata (Esercito, Marina, ecc) e il nome del militare. Tuttavia oggi agli operatori di Strade Sicure viene richiesto di indossare una Patch Neutra, quindi senza scritte, al posto del nome. Le ragioni si ritrovano nel tentativo di aumentare la sicurezza del militare e della stessa Forza Armata, in contrasto con la minaccia terroristica ed in prospettiva di una maggiore tutela della sicurezza pubblica.
Per il trasporto degli effetti personali sulla camionetta, uno zaino è sempre lo strumento migliore da utilizzare, meglio ancora se spazioso e dotato di numerose tasche. Uno fra i migliori è il 50 Litri Vegetato MilTec, altamente resistente allo stress del movimento, dotato di schienale e spallacci imbottiti ed attacchi modulari MOLLE a fettuccia su tutta la superficie esterna.
A completamento dell'uniforme infine, non possono mancare il basco e gli anfibi: riguardo questi ultimi, i Leopard e i Tuscania sono particolarmente indicati per il servizio urbano durante i climi caldi.

Dove e come si svolgono le operazioni

Un militare della Folgore impegnato nell'Operazione SicureUn militare della Folgore impegnato nell'Operazione SicureLe Forze impiegate in questo progetto operano in vari luoghi sensibili, come siti diplomatici, stazioni ferroviarie e metropolitane, frontiere, luoghi religiosi e artistici (44 fra questi sono dichiarati Patrimonio dell'Umanità UNESCO), ma non solo. Fondamentale infatti si è rivelato il ruolo dei militari in situazioni di emergenza, come il sisma sull'Isola d'Ischia dopo il terremoto del 2017 e in provincia di Catania nel 2018, ma anche in occasione del crollo del Ponte Morandi. La Terra dei Fuochi è un'altra area a rischio in cui l'Esercito svolge un ruolo chiave di controllo per impedire gli sversamenti illeciti e i roghi dolosi, ed è proprio prendendo in esempio l'azione esercitata in Campania che si possono evidenziare la versatilità e il tecnicismo messi in atto dai nostri militari, poiché assetti specialistici utilizzati nella Terra dei Fuochi sono stati applicati con successo anche durante l'emergenza epidemica di COVID-19. Soprattutto negli ultimi anni le Forze Armate hanno avviato un processo di perfezionamento tecnico che si concentra maggiormente sul servizio dinamico e riduce contestualmente quello statico, aumentando di pari passo gli assetti tecnologici così da mantenersi sempre all'avanguardia. I risultati di questa modernizzazione si vedono nella rapidità di risposta alle minacce che talvolta si sono presentate, come anche nella capacità di rischieramento delle unità sulla base delle esigenze del territorio.

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