L’Esercitazione Mare Aperto

L’Esercitazione Mare Aperto è la principale sessione addestrativa della Marina Militare che si svolge due volte l’anno nei mari italiani e vede anche la partecipazione delle altre Forze Armate italiane e NATO. Scopiamo insieme come si svolge e perché!

L’importanza di questa operazione è data dalla necessità di affinare le tecniche militari marittime sotto molti punti di vista, sia per rendere la Forza Armata pronta e immediatamente reattiva in caso di necessità, sia per garantirle il massimo della responsività tecnica e operativa a livello pratico e cibernetico, grazie ad esercitazioni ad alto realismo. Crest araldico della Marina Militare: un gadget per sentirsi sempre vicini alla Forza Armata

I soggetti coinvolti nell’addestramento, organizzato e condotto dal Comando in Capo della Squadra Navale, sono ogni anno migliaia di militari e decine di studenti universitari civili. Nel 2023 le donne e gli uomini appartenenti alle Forze Armate sono circa 6000, il personale universitario è invece composto da 70 persone, provenienti da 14 atenei. Il numero di partecipanti si è alzato in maniera consistente negli anni, basti pensare che nel 2015 i militari impiegati erano 2000 e che gli studenti universitari tra il 2019 e il 2022 sono stati in media 48.
Quest’anno partecipano 23 nazioni, delle quali 12 sono Paesi NATO e 11 appartengono a Marine partner. Per fare un esempio, nel 2019 i Paesi alleati sono stati Canada, Francia, Inghilterra, Olanda, Portogallo, Spagna e Stati Uniti.

In totale la Mare Aperto 2023 vede l’assetto di:

➼ 41 unità navali tra navi e sommergibili
➼ Aerei ed elicotteri dell’Aviazione Navale
➼ Reparti anfibi della Brigata Marina San Marco
➼ Incursori e subacquei del COMSUBIN
➼Mezzi navali e aeromobili del Corpo delle Capitanerie di Porto
➼ Mezzi e personale dell’Esercito (AAV7 e Blindo Centauro da parte della Brigata “Pozzuolo del Friuli”)
➼ Mezzi e personale dell’Aeronautica Militare (CAEW G550, caccia Eurofighter, F-35B e KC767A sono alcuni dei velivoli messi a disposizione)
➼ Mezzi e personale dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza

Vai all’approfondimento sui Marinai impiegati nell’operazione!

Persone, mezzi nautici e mezzi aerei: Mare Aperto è questo e tanto altro

Amerigo Vespucci: il portachiavi con la Nave Scuola più famosa del mondo

Gli spazi su cui l’esercitazione ha luogo coinvolgono quasi tutto il Mediterraneo, dall’Adriatico allo Ionio al Tirreno, passando per lo Stretto di Sicilia e per il mar di Sardegna, e si ampliano di conseguenza sulle porzioni di territorio e di spazio aereo circostante.
Non solo, perché è prevista anche l’attività addestrativa del contesto cibernetico, chiamata quest’anno Chironex 23-1, dal nome della pericolosissima medusa presente nelle acque dell’Australia settentrionale.

Quello che l’operazione ha come obiettivo è saper rispondere alle varie situazioni di crisi nelle quali è richiesto l’intervento aeronavale, ma anche fare una valutazione (e un affinamento, se necessario) delle competenze nella risoluzione del conflitto e in situazioni ad alto rischio che possono verificarsi.

In particolare si parla di verificare la prontezza, l’efficienza e la sostenibilità nel lungo periodo dell’azione della Forza Armata, ma anche la sua capacità di operare insieme alle forze terrestri e aeree italiane e straniere. In ρiυ’, la Marina si concentra anche su attività di tutela dell’ambiente marittimo e di soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali con la collaborazione del personale della Protezione Civile.
Tutto questo si realizza con simulazioni di lotta contro minacce convenzionali e di nuova generazione, raid su siti costieri, esercitazioni di sicurezza, controllo e bonifica dei fondali, nonché di contrasto di traffici illeciti.

Tre cose che forse non sai…

1. La nave Cavour è la Nave Ammiraglia della Marina Militare ed è in servizio dal 2009. La Marina Militare italiana è stata una delle prime al mondo a comprendere l’importanza dell’impiego degli aeromobili sul mare e dal mare, per questo è stata la prima in Europa, negli anni ‘50, ad imbarcare sulle proprie unità gli elicotteri per la caccia antisommergibili, adottando prima navi come il Garibaldi e poi come il Cavour.
2. “Mare Aperto” è anche il nome di un’operazione della Polizia di Stato eseguita nel novembre 2022, che ha portato ad arrestare a Caltanissetta una banda di trafficanti di esseri umani composta da 18 persone.
3. Nel 2014 l’addestramento Mare Aperto non è stato svolto perché il personale e i mezzi della Marina Militare sono stati massicciamente impiegati nell’operazione Mare Nostrum , la missione umanitaria di salvataggio dei migranti nel Canale di Sicilia.

I marinai della “Mare Aperto”

Tra i migliaia di militari, uomini e donne, impiegati nell’Esercitazione, la maggior parte sono chiaramente Marinai. La Forza Armata a cui essi rispondono, la Marina Militare, trae le sue origini già dall’Unità d’Italia con la Regia Marina, ma la sua storia viene ufficialmente fatta cominciare dalla metà del Novecento con la nascita della Repubblica e, negli stessi anni, è nato anche lo stemma che conosciamo oggi.Portachiavi Araldico della Marina Militare in PVC

L’araldo, come ben visibile dal Portachiavi Araldico in PVC, contiene i simboli delle 4 principali Repubbliche Marinare, quali:

San Marco e Venezia, rappresentati dal leone alato che bandisce la spada
Genova, con la croce rossa su fondo bianco
Amalfi e la croce ottagona su fondo azzurro
Pisa, con la croce occitana bianca su fondo rosso

Le 4 città marittime sono state scelte come soggetti principali perché riuniscono simbolicamente tutta l’Italia, essendo poste al nord, al centro e al sud della Penisola.
Lo stemma in ρiυ’ è sormontato dalla corona navale, ovvero il simbolo di riconoscenza che il Senato romano conferiva ai comandanti vincitori di battaglie navali.

Lo stemma è una rappresentazione complessiva dell’Italia e delle Forze marittime che l’hanno resa forte, decorandola di onore e gloria con una corona riservata solo a chi è destinato a vincere. Come abbiamo già accennato, tra i componenti della Marina che nel 2023 partecipano all’esercitazione Mare Aperto si trovano l’Aviazione Navale, la Brigata San Marco e i COMSUBIN; andiamo ad approfondirli!

L’aviazione navale è la componente aerea della Marina, dove i marinai che la compongono sono appunto anche piloti, operatori di volo o specialisti di aeromobile, e dunque svolgono non solo ruoli di bordo ma anche aeronautici. Questa duplice competenza dà origine a figure professionali poliedriche, capaci di far fronte ad esigenze di natura molto diversa. Dalla fusione dell’aeromobile con la nave nasce il simbolo dell’aviazione navale, ovvero lo stemma della Marina contornato da due ali spiegate, come riprodotto fedelmente nella spilla riservata agli operatori.
Leggero, comodo e di design: anche questo portachiavi MM è l'accessorio giusto da avere sempre con sè
La Brigata Marina “San Marco” è una giovane ma forte unità anfibia della Marina Militare, appartenente alla fanteria marina, che svolge operazioni di interdizione marittima e antipirateria, e di difesa delle installazioni nazionali. La sua natura le permette di adattarsi rapidamente a vari scenari e per questo è stata impiegata in tutte le missioni italiane svolte all’estero negli ultimi anni. Il suo simbolo, rappresentato sulle Patch Tonde San Marco è il leone dorato che rappresenta la città di Venezia, posto su un fondo rosso e sovrastante la scritta latina che indica la poliedricità della Brigata, attiva infatti “per mare per terram”.

I COMSUBIN sono operatori appartenenti al Comando Subacquei e Incursori, un Raggruppamento d’elite della Marina, al cui interno si trovano il GOI (Gruppo Operativo Incursori) e il GOS (Gruppo Operativo Subacquei). Alcuni fra i compiti dei militari inquadrati nel GOI sono l’attacco di unità navali, mercantili, portuali e costiere ostili, ma anche operazioni di controterrorismo per la liberazione degli ostaggi e infiltrazioni in territorio ostile per missioni specifiche.

➼ I GOS sono invece capaci di eseguire una grande varietà di operazioni subacquee con tutta la gamma di attrezzature disponibili, ma anche neutralizzare ordigni esplosivi ed effettuare la ricerca e il salvataggio di sommergibili in difficoltà. Lo stemma COMSUBIN rappresenta su fondo rosso e blu un Caimano con in bocca un coltello, in ricordo degli arditi della Marina nella prima guerra mondiale, detti “Caimani Neri del Piave”.

L’Esercitazione Mare Aperto, in definitiva, è la maggiore attività addestrativa della Marina Militare Italiana, grazie alla quale la Forza Armata può affinare le proprie tecniche di difesa e reazione di fronte a situazioni impreviste, ma anche allenare la propria capacità di resistere in situazioni di crisi, coordinandosi con le altre Forze italiane e con quelle estere, in un connubio di conoscenza e tecnica che costantemente negli anni la Marina si incarica di trasmettere anche agli studiosi e al mondo accademico grazie alla collaborazione con numerose università.

Se sei interessato agli addestramenti ufficiali delle Forze Armate italiane, leggi l’articolo sull’Esercitazione Mangusta dell’Esercito cliccando qui!


Questo articolo è offerto da Italia Militare, il più grande negozio online italiano con oltre 10.000 prodotti militari, per l'outdoor e survival!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email NON sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con il simbolo *

Torna in alto