Nastrini: origini, utilizzo e regolamento

Di tutti i colori, con le ρiυ' varie fantasie, vediamo spesso i nastrini esibiti sul lato sinistro del petto dei nostri militari.
Ma quanto ne sappiamo davvero su queste piccole ma importanti decorazioni? A chi vengono consegnati, che cosa rappresentano? Oggi cercheremo di fare un po' di chiarezza!

Le decorazioniMedaglie dell'ex Capo di Stato Maggiore Salvatore FarinaMedaglie dell'ex Capo di Stato Maggiore Salvatore Farina

Partiamo dall'inizio: per comprendere bene l'importanza dei nastrini è necessario conoscere le ragioni della loro forma ed il perché ne esistano così tante tipologie.
I nastrini sono piccoli e fedeli rappresentanti delle decorazioni militari, le quali sono composte da un'insegna metallica appesa ad un nastro oppure da una placca o una fascia. Essendo le onorificenze piuttosto ingombranti, e poiché la loro esibizione completa sulla divisa risulti assai poco pratica, si è scelto di riprodurle in un formato ridotto, facile da apporre alla divisa e certamente molto discreto, quello appunto dei nastrini.

Cosa sono

Come abbiamo detto, i nastrini rappresentano le decorazioni che vengono attribuite alle Forze Armate, alle Forze dell'Ordine e talvolta anche ai liberi cittadini (in questo caso si parla di decorazioni non militari) come ricompense al valore o al merito, come distinzioni onorifiche o anche come onorificenze cavalleresche.
Hanno una forma rettangolare bombata nella parte superiore, tradizionalmente misurano 10 x 37 mm (ma esistono anche nel formato ridotto, da 5 x 20 mm, indossabili quando se ne hanno ρiυ' di 21) e sono rivestiti in tessuto gros grain che conferisce l'effetto “rigato”.

Come si indossano

«I nastrini vengono disposti su una o più righe orizzontali costituite da un massimo di quattro nastrini di formato normale, o di cinque nastrini di formato ridotto.
Le righe di nastrini successive alla prima debbono essere complete. La prima riga, qualora di numero inferiore al massimo, deve essere centrata rispetto alle sottostanti.»
(dal Regolamento sulle Uniformi SMD-G-010)


I nastrini vanno posizionati sopra il taschino sinistro della giacca, dal basso verso l'alto e da destra (la destra di chi li indossa) verso sinistra, utilizzando appositi supporti in acciaio inossidabile, i quali hanno un determinato numero di fori quanti sono i nastrini che la placca può accogliere: si va da supporti da un posto fino a quelli da 10 posti. In ρiυ', al di sopra del supporto, prima di fissare i nastrini, può essere inserita la cornice che distingue, in base al colore del contorno, la Forza Armata o Forza dell'Ordine di appartenenza.

Non solo, le decorazioni devono essere posizionate secondo un ordine ben preciso: prima di tutto vanno inserite quelle nazionali, solo alla fine quelle concesse da Autorità estere, dando comunque la precedenza, se presenti, a quelle dell'Ordine di Malta, della Santa Sede e dei Cavalieri del Santo Sepolcro.Vincenzo Coppola e il suo medagliere con cornice rossa, simbolo dell'Arma dei CarabinieriVincenzo Coppola e il suo medagliere con cornice rossa, simbolo dell'Arma dei Carabinieri
Riguardo quelle nazionali, per prime ρiυ' in alto vanno le decorazioni concesse dall'Ordine Militare d'Italia, seguite da quelle attribuite al valor militare e al valor civile. Successivamente si inseriscono le onorificenze di guerra e quindi quelle concesse per lunga navigazione, lungo comando e per anzianità di servizio.

 Regolamento

Secondo il Regolamento sulle Uniformi SMD-G-010 del 2019, le onorificenze nazionali e le medaglie assegnate dalla NATO sono indossabili senza bisogno dell'autorizzazione centrale, mentre quelle di altra natura necessitano dell'approvazione di volta in volta.

Infine, l'uso dei nastrini sulle Uniformi da ufficio e da cerimonia è obbligatorio. Non vanno esibiti invece su quelle da combattimento poiché potrebbero consentire al nemico di identificare ρiυ' facilmente gli operatori di rango ρiυ' alto.

Come abbiamo ormai compreso, i nastrini sono elementi fondamentali nel mondo delle forze Armate e dell'Ordine, piccoli ma importanti elementi decorativi che il militare o l'operatore in genere si vedono consegnare come riconoscimento onorifico, al valore o al merito. Vediamo adesso alcuni esempi delle diverse tipologie:

Per anzianità di servizio

L'onorificenza che premia l'anzianità di servizio è la croce, attaccata ad un nastro con due strisce verdi e una bianca, dal quale deriva il relativo nastrino.
La croce può essere d'argento o d'oro in base al numero di anni in cui si è prestato servizio e così anche la presenza ed il colore del simbolo sul nastrino dipendono dall'anzianità:
▪ Nastrino senza stelle (in foto): Croce d'argento per ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa con 16 anni di servizio.
▪ Nastrino con stella argento: Croce d'argento con stelletta per graduati e militari di truppa con 25 anni di servizio.
▪ Nastrino con corona oro: Croce d'oro per ufficiali e sottufficiali con 25 anni di servizio.
▪ Nastrino con stella oro: Croce d'oro con stelletta per ufficiali e sottufficiali con 40 anni di servizio.

Croce Rossa


Le Medaglie al Merito della Croce Rossa vennero introdotte nel 1913, a 16 anni di distanza dalle Medaglie di Benemerenza già istituite per ricompensare le volontarie e i volontari che avevano contribuito a mantenere alto l'onore del Corpo adempiendo al proprio dovere o distinguendosi per azioni particolarmente meritevoli.
I Riconoscimenti al Merito della Croce Rossa, sotto forma di nastrini, si dividono in:
▪ Nastrino bianco, rosso e verde senza simboli (in foto): Diploma al merito della Croce Rossa Italiana.
▪ Nastrino con stella bronzo: Medaglia di bronzo al merito della Croce Rossa Italiana.
▪ Nastrino con stella argento: Medaglia d'argento al merito della Croce Rossa Italiana.
▪ Nastrino con stella oro: Medaglia d'oro al merito della Croce Rossa Italiana.
▪ Nastrino con corona oro: Gran Croce al merito della Croce Rossa Italiana.

Missioni: Missione UNIFIL in Libano


La missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) è nata con la Risoluzione 425 adottata nel 1978 da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a seguito dell'invasione del Libano da parte di Israele (marzo 1978). La Missione si è divisa in due fasi, la prima dal marzo 1978 al giugno 2006 e la seconda è stata avviata nell'agosto 2006 ed è ancora in atto. Dall’inizio della seconda fase, per quattro volte è stato scelto quale UNIFIL Head of Mission e Force Commander (HoM/FC) un Generale Italiano: prima il Gen. C.A. Claudio Graziano (2007-2010), poi il Gen. C.A. Paolo Serra (2012-14), il Gen. D. Luciano Portolano (2014-16), infine il Generale di Divisione Stefano Del Col, salito in carica nel 2018.
La Croce commemorativa per il personale impegnato nella missione UNIFIL è stata istituita con il Decreto 776 del Ministero della Difesa, nel 1982. In foto è rappresentato il nastrino azzurro, bianco, rosso e verde corrispondente.

Lungo Comando e Lunga Navigazione

Tra i nastrini previsti come riconoscimento del lungo comando e lunga navigazione possiamo vedere ρiυ' da vicino che queste piccole onorificenze non hanno sempre e solo le stelle a distinguere i meriti o gli anni di servizio, ma possono avere anche altri simboli rappresentativi della Forza che li indossa.

La decorazione per Lungo Comando (in foto in basso a sinistra), conferita ad Ufficiali e Sottufficiali delle Forze Armate, è stata introdotta durante il Regno d'Italia ed è passata poi alla Repubblica Italiana.
È riconoscibile per la colorazione a strisce bianche e azzurre alternate e, come per molti altri nastrini, può vedere eventualmente apposte stelle di diversi colori (senza stella: 10 anni di comando; stella argento: 15 anni; stella oro: 20 e ρiυ' anni).

Per la Marina e l'Aeronautica sono previsti dei riconoscimenti per la Lunga Navigazione.
La Lunga Navigazione Marittima ha un nastrino di colore blu e bianco, sormontato dal simbolo di un'ancora (in foto in basso a destra); quella Aerea invece è a tinta unita celeste con il simbolo dell'aquila turrita in rilievo (al centro a sinistra). Entrambi i simboli, come per le stelle, possono essere color oro, argento e bronzo in base agli anni di servizio che vengono riconosciuti (20, 15 o 10).

Ai Paracadutisti, per il Lungo Servizio, viene consegnata la medaglia di bronzo (10 anni), d'argento (15 anni) o d'oro (25 anni), attaccata ad un nastro di colore amaranto con due strisce celesti alle estremità. I nastrini corrispondenti (al centro a destra) riprendono i colori del nastro e per distinguere il numero di anni sono sormontati dal simbolo del paracadute alato del colore della medaglia consegnata.

Il Comandante di Stazione dei Carabinieri può ottenere il relativo nastrino, dal fondo blu con due bandiere Italiane ai lati, sormontato invece dal simbolo della Fiamma. In foto, in alto a destra, è rappresentato il nastrino con la Fiamma argento per i 15 anni di Servizio, ma ovviamente possono essere conferiti anche quello con il simbolo in bronzo (10 anni) e oro (20 anni).

Infine, vi è anche un riconoscimento per merito di servizio per la Polizia di Stato (in alto a sinistra), che vede la stessa struttura a strisce del nastrino per Lungo Comando, ma in colore bianco e amaranto. Anch'esso riporta una stella di colore differente in base alla lunghezza del servizio (bronzo: 10 anni, argento – foto: 15 anni; oro: 20 anni).

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