Il paracord è uno strumento indispensabile nelle attività outdoor e survival, ma anche in quelle militari e professionali in genere.
Non solo può essere utilizzato per un’infinità di scopi, ma è anche facile e pratico da trasportare, così può essere conservato in uno zaino, nel cruscotto della macchina, in tasca e ovunque si voglia.
Partiamo dalle basi: il nome Paracord
Come si intuisce dalla parola, PARA – CORD è la corda per i paracadute: in origine infatti questo tipo di fune veniva utilizzata nell’ambito degli aviolanci perché grazie alla sua struttura intrecciata costituita da due parti, un nucleo e una guaina esterna, vanta una buona resistenza e risulta molto flessibile.
La struttura
La struttura del paracord è detta Kernmantle, anche questa è una parola composta che richiama il nucleo (kern) ricoperto da una guaina esterna (mantle = mantello). Tutte le corde infatti sono costituite da fili di fibra intrecciati, naturali o sintetici, ma nel caso della corda da paracadute si tratta di un intreccio doppio: uno interno che assicura la resistenza della corda alla trazione, e uno esterno che la protegge dall’abrasione. Il nucleo può avere un numero variabile di fili intrecciati, ma generalmente la corda più affidabile è quella composta da 7 anime attorcigliate tra loro, ciascuna costituita da 3 filamenti a loro volta intrecciati.
La struttura interna della corda Kernmantle
Il materiale
Anche se le corde generalmente vengono costruite con materiali diversi, naturali o sintetici, il paracord richiede specificamente una struttura in nylon, perché più resistente del poliestere e di qualità maggiore. Il nylon è infatti impermeabile, resistente alla muffa e discretamente flessibile. In caso di emergenza, il cordino può essere letteralmente “disfatto” rimuovendo la guaina esterna e sciogliendo gli intrecci interni: in questo modo si ottengono vari fili sottili e resistenti, utilizzabili anche come lenze per la pesca, filo per suture, filo per cucire, ecc. La composizione in nylon per questo è indispensabile.
Un esempio degli utilizzi del paracord: la costruzione di tende e alloggi di fortuna in mezzo alla natura
La capacità di carico
Un’altra caratteristica da tenere in considerazione è la capacità di carico: generalmente, il più utilizzato ha una capacità di carico di 250 kg, ma questo parametro può variare in base alla corda scelta. La capacità di carico indica il punto di rottura del cavo, questo però prima di arrivare allo strappo ha un margine di allungamento che può raggiungere un massimo del 40%. In sostanza, prendendo in esempio la corda standard, quando questa viene sottoposta a uno sforzo, partendo dalla sua estensione originale non in tensione può allungarsi finché non arriva ai 250 kg, punto nel quale si strapperà.
A fronte di questo è importante ricordare che il paracord, nonostante la sua versatilità, NON è adatto per attività che coinvolgano sovraccarichi importanti come l’alpinismo o le operazioni di recupero. In quel caso sono necessarie delle corde specifiche e molto più resistenti, con una capacità di carico proporzionata alla trazione.
Il Paracord 550 tipo III
Le caratteristiche dei paracord più utilizzati elencate fin ora, se unite, danno origine al modello più scelto ed utilizzato nel mondo delle corde multi tool: il Paracord 550 tipo III. Con una struttura Kernmantle a 7 anime in nylon e una capacità di carico di 250 kg (550 libbre, ecco il perché del nome), ha uno spessore di circa 4 mm e si presta in maniera ottimale per un ampio numero di usi: quotidiano, survival, escursionismo, trekking, ambito militare, ecc. È leggero, così da essere trasportato con facilità, e flessibile, in modo da essere piegato e annodato senza problemi.
Uno dei tanti utilizzi del paracord: legare insieme elementi naturali così da costruire fuochi, ripari, strutture di protezione o di supporto, ecc.
Gli altri tipi di paracord
Abbiamo parlato del Paracord 550 tipo III, che è la tipologia di corda più amata ed utilizzata, ma è necessario a questo punto menzionare anche gli altri tipi di corde multiuso.
Esistono infatti 4 categorie di paracord:
- Paracord tipo I: composto da un nucleo singolo, ha una capacità di carico di 43 kg; difatto, è poco costoso.
- Paracord tipo II: composto da 4-7 filati interni, ha una capacità di carico di 181 kg ma non è un prodotto comunemente utilizzato.
- Paracord tipo III: composto da 7 fili interni, ciascuno costruito con 3 anime intrecciate, e ha una capacità di carico di 250 kg.
- Paracord tipo IV: composto da ben 11 filati interni, ha una capacità di carico addirittura di 340 kg ed è quindi più costoso dei precedenti.
Usi del paracord
Come abbiamo detto, questo cordino multi tool può vantare una vasta gamma di utilizzi, in svariati ambiti. Ad esempio, è un ottimo strumento di emergenza da utilizzare come supporto per costruire capanne con teli impermeabili oppure con elementi naturali come tronchi o fogliame. Per averlo sempre con sé, consigliamo caldamente (oltre all’acquisto di un gomitolo, anche con lunghezza a scelta) di indossarlo direttamente al polso con un braccialetto: i Bracciali in Paracord sono molto diffusi perché estremamente comodi e versatili; nel tempo si sono evoluti e sono stati implementati anche con Bussole, acciarini ed Elementi di Sopravvivenza, per avere sempre con sé un mini set up completo. La funzione del bracciale è proprio quella di essere disfatto all’occorrenza, così da poter utilizzare la corda: per scioglierlo si può utilizzare la lama di un coltello oppure un paio di pinze o di forbici (in questo caso meglio avere con sé un multi tool come l’Attrezzo Multiuso di MilTec).
Bracciale in paracord BCB
Come abbiamo detto, questo cordino multi tool può vantare una vasta gamma di utilizzi, in svariati ambiti. Ad esempio, è un ottimo strumento di emergenza da utilizzare come supporto per costruire capanne con teli impermeabili oppure con elementi naturali come tronchi o fogliame. Per averlo sempre con sé, consigliamo caldamente (oltre all’acquisto di un gomitolo, anche con lunghezza a scelta) di indossarlo direttamente al polso con un braccialetto: i Bracciali in Paracord sono molto diffusi perché estremamente comodi e versatili; nel tempo si sono evoluti e sono stati implementati anche con Bussole, acciarini ed Elementi di Sopravvivenza, per avere sempre con sé un mini set up completo. La funzione del bracciale è proprio quella di essere disfatto all’occorrenza, così da poter utilizzare la corda: per scioglierlo si può utilizzare la lama di un coltello oppure un paio di pinze o di forbici (in questo caso meglio avere con sé un multi tool come l’Attrezzo Multiuso di MilTec).
Moschettone tattico con anello portachiavi
Per casi invece più ordinari, il cordino può essere avvolto e legato ai manici degli utensili come i coltelli, così da avere maggiore presa, oppure si possono acquistare direttamente utensili che lo comprendano come il Coltello Militare con Paracord Modello B. Esistono anche dei set che racchiudono l’essenza della sopravvivenza: i Kit di Emergenza con Paracord. Questi accessori sono composti da una tasca strutturata completamente in paracord, dove la parete laterale è costituita da un bracciale in corda e quelle centrali in filamenti di corda avvolti; all’interno si trovano strumenti di emergenza come cerotti, acciarino, fischietto, accendifuoco ecc.
Insomma il paracord è uno strumento essenziale per una vasta gamma di attività: militare, tattico, outdoor, survival, bushcraft. La sua natura versatile consente di utilizzarlo sia intero sia sciolto, dagli impieghi più impegnativi come la costruzione di un riparo, a quelli più soft come la pesca. Non c’è un modo unico di utilizzare questo speciale cordino ed è proprio questo che lo rende indispensabile.